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Recensione: Wingspan
di: Marco Annunziata - Data di pubblicazione: 04/05/2019

In questo gioco gestionale competiamo come ornitologi, appassionati di uccelli e birdwatcher per creare la collezione più ricca di uccelli.

Le azioni possibili in ogni turno sono quattro: giocare una carta uccello dalla mano, raccogliere cibo dalla mangiatoia, deporre le uova sulle carte uccello precedentemente giocate e pescare nuove carte uccello.

La particolarità del gioco è data dalla possibilità di potenziare queste azioni man mano che la partita prosegue. Gli uccelli, infatti, una volta posizionati diventano i nostri "lavoratori" e ci permettono di potenziare le suddette azioni, innescare delle combo e creare un vero e proprio motore per macinare punti.

L'elevato numero di carte uccello e carte obiettivo unito alla variabilità delle tessere di fine round per il punteggio, rendono ogni partita differente e garantiscono longevità al titolo.

Wingspan può sembrare un gioco semplice e lineare con un flusso di gioco scorrevole, ma nasconde una profondità inattesa e merita il clamore che ne ha seguito l'uscita.

Al momento dell'annuncio ero scettico nei confronti della tematica, ma dopo una partita ho cambiato completamente opinione. L'ambientazione è resa benissimo dai componenti stupendi, dalla grafica elegante e dal livello di dettaglio delle carte.

Per padroneggiare le 4 azioni e gestire al meglio gli uccelli a disposizione bisogna ragionare sia nel breve periodo (raggiungere gli obiettivi di fine round), sia sul lungo termine (cercando di accumulare uccelli dall'elevato valore in punti, uova e carte stormo).

Nonostante questa profondità le partite hanno una durata contenuta e anche i neofiti possono approcciare Wingspan senza troppi timori.


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